Non passa settimana senza che un telegiornale non dia la notizia di nuovi licenziamenti, soprattutto nel settore pubblico, per reiterato assenteismo dei lavoratori, conosciuto come assenteismo tattico.
I “furbi del cartellino”, così vengono chiamati, approfittano dei pochi controlli durante le ore di ufficio per andare a fare la spesa, la fila alla posta o altre commissioni che di certo non dovrebbero occupare il loro tempo lavorativo.
Non solo il settore pubblico ne è colpito: anche quello privato, specialmente nelle grandi aziende dove lo stretto controllo sul personale è difficile da effettuare, stanno iniziando a correre ai ripari.
Nella sfera dell’assenteismo tattico, oltre le ore di permesso non richieste ma usufruite, rientrano anche i ripetuti ritardi o le uscite anticipate che non permettono un sereno svolgimento del lavoro in ufficio o in fabbrica.
Per questi motivi la legge prevede oggi il licenziamento con giusta causa per chi viene sorpreso a compiere atti lesivi nei confronti degli altri lavoratori e dell’azienda stessa.
C’è chi, d’altro canto, ne approfitta per farsi licenziare. La disoccupazione spetta infatti anche a chi viene licenziato per giusta causa secondo queste modalità, poiché, secondo la legge, è pur sempre una decisione arbitraria del datore di lavoro, anche se solidamente giustificata.
A questo punto il datore di lavoro non può che difendere la sua parola affidandosi ad indagini investigative, un servizio che è offerto dall’agenzia investigativa Securpol Italia a Palermo e in tutto il territorio nazionale.
Attraverso queste indagini, del tutto legali, il lavoratore può essere seguito e intercettato durante le ore di lavoro se lascia ripetutamente l’ufficio, arriva sempre in ritardo o non si presenta senza dare avviso a nessuno.
Data la delicatezza dell’accusa che muove questa causa di licenziamento, sempre più impresari si affidano a servizi di investigazione privata legali e sicuri per poter tutelare il lavoro delle proprie aziende.